John Travolta: come potevo dire no ad Harold Pinter?

John Travolta: come potevo dire no ad Harold Pinter?

Dopo averlo visto interpretare Tony Manero con quel completo bianco e i pantaloni a zampa di elefante nell’iconica scena di ballo nella “Febbre del sabato sera” o nei panni di Vincent Vega, criminale implacabile ma non troppo nel film cult “Pulp Fiction” può sembrare strano pensare che John Travolta abbia recitato in un’opera di Harold Pinter.

Eppure è successo.

Correva l’anno 1987 quando la rete americana ABC chiese a Robert Altman di realizzare un programma televisivo da inserire nella serie “Dramatic Specials”.  Il regista statunitense propose di produrre alcuni one-acters di Harold Pinter che già aveva presentato alla HBO un paio di anni prima ma che gli furono rifiutati perché il drammaturgo inglese era considerato troppo “esoterico”.

“Sono rimasto scioccato quando ABC ha accettato la mia proposta”, commentò Robert Altman in un’intervista dell’epoca a “The New York Times”. Nacque così “Basement”, trasposizione dei due atti unici di Pinter “Il Calapranzi” e “La stanza”.

Ad interpretare “La Stanza”, prima opera teatrale dell’autore, scritta nel 1957 e andata in scena all’ Hampstead Theatre Club di Londra il 21 gennaio 1960, furono chiamati Julian Sand, Donald Pleasence, Linda Hunt – premio Oscar 1984 quale miglior attrice non protagonista nel film “Un anno vissuto pericolosamente” del regista australiano Peter Weir in cui recitava nei panni maschili di un fotoreporter – e Annie Lennox, la cantante scozzese fondatrice degli Eurythmics.

Furono invece i dirigenti televisivi a suggerire al regista americano il protagonista de “Il Calapranzi” (1957): John Travolta, che proprio su ABC aveva iniziato la sua carriera a metà degli Anni ’70.

Robert Altman si dimostrò inizialmente perplesso: ammise che poco sapeva di Travolta.

Anche John non ne era entusiasta perché il fatto di tornare in televisione poteva essere interpretato come un segnale di debacle: “Ogni anno Gary Pudney mi chiama per fare qualcosa televisione. Educatamente ho sempre rifiutato. Quando mi ha detto di andare nel suo ufficio per un progetto su ABC, ho pensato: come farò ad uscirne questa volta? Ma quando ha menzionato Altman e Pinter, non potevo crederci!

Mr Pudney organizzò un pranzo alla Russian Tea Room di Manhattan per presentare Travolta ad Altman. L’attore si era meticolosamente preparato e quando, mentre stavano mangiando, esordì recitando una parte de “Il Calapranzi” con l’accento di cockney… Altman non poté che dire, alla maniera di Hollywood, “Ehi, ragazzo, hai il lavoro.”

John Travolta ne “Il Calapranzi” di Harold Pinter

E fu così che John Travolta interpretò Ben, un eccentrico sicario che assieme al suo compare Gus (l’attore scozzese Tom Conti) aspetta con impazienza, nella cucina di una villa disabitata, le istruzioni per il loro prossimo incarico che devono arrivare dal calapranzi della casa.

“Mi sono ricordato di averlo visto interpretare personaggi strani in televisione, e questa parte ne il “Calapranzi” è essenzialmente un personaggio comico. Il dialogo è un dialogo non sequitur, difficile da imparare. Ma John ci è riuscito. Lui e Conti sono molto divertenti insieme… sono come la nuova strana coppia”, dichiarò Robert Altman.

E anche Pinter approvò: “Sono stato cresciuto con una tradizione televisiva molto vicave e molto viva…. Anch’io ho scritto direttamente per la televisione. Ma ora è come se le piece teatrali non andassero più di moda alla TV inglese, quindi sono molto entusiasta che stiano tornando in America. “

Ph Pinterest

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