Quel gangster di Harold Pinter

Quel gangster di Harold Pinter

Dustin Hoffman e Tom Cruise erano tra il pubblico del Royal Court di Londra quella sera dell’estate del 1995 quando l’appena venticinquenne sceneggiatore Jez Butterworth debuttava con la sua opera prima, “Mojo”, diretta da Ian Rickson, già regista di molte piece di Harold Pinter.

Jez Butterworth

Lo spettacolo fu un successo, le recensioni entusiastiche e il giovane autore ottenne alcuni tra i più prestigiosi riconoscimenti britannici per la drammaturgia.

Michael Billington lo definì “il più stupefacente debutto sul palcoscenico (teatrale) da anni”  e Charles Spencer del Telegraph affermò: “sapevamo di stare assistendo alla nascita di qualcosa di speciale” .

Tra i maggiori esponenti di quel gruppo di giovani commediografi inglesi che rivoluzionarono il teatro britannico negli anni ’90, Jez Butterworth, nel 1997, fa il suo esordio dietro la macchina da presa con il gangster movie “Soho”, trasposizione cinematografica di quella tanto acclamata piece teatrale.

Il film è ambientato nell’estate del 1958 nell’allora malfamato quartiere londinese di Soho.

Anche lì è arrivato il rock’n roll e il locale più frequentato è l’Atletic Club dove ogni sera si esibisce l’astro nascente Silver Johnny. Intorno a lui ruota un mondo di loschi individui, amici scapestrati e anziani impresari gay, che si ritrovano coinvolti in un torbido meccanismo alimentato dalla perversione e dall’avidità: Silver Johnny scompare e il suo protettore Ezra, proprietario del locale e pedofilo, viene brutalmente assassinato da un impresario gangster, Sam Ross.

E chi ritroviamo nella parte di Sam Ross?

Hans-Matheson-and-Harold--008

Un diabolico e quasi sempre muto Harold Pinter che, come scrisse il Sole 24Ore, riuscì “darsi senza nessuno sforzo una maschera di gelida perfidia che a suo tempo solo Charlos Laughton avrebbe saputo sfoggiare”.

Per Jez Butterworth Pinter è stato un Maestro, nella vita come nel lavoro:

“un uomo in grado di ispirare, di essere una luce guida,

proprio perché capace di essere sempre implacabilmente se stesso”.

 

Ph imdb.com, Pinterest

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *