Pinter il contrabbandiere di film

Pinter il contrabbandiere di film

Era il 1964. Harold Pinter stava volando da Londra a New York per la prima di una delle sue opere. Seduto per caso al suo fianco, Mr Mekas.

Jonas Mekas, oggi noventaseienne, è una leggenda del cinema vivente.

Regista, poeta e artista lituano naturalizzato statunitense, è stato il fondatore della rivista Film Culture e dell’Anthology Film Archives – il più importante archivio di cinema d’avanguardia del mondo – ed ebbe un ruolo decisivo nello sviluppo del “New American Cinema”.

Personaggio poliedrico, ha attraversato il Novecento collaborando con artisti quali Andy Warhol, Yoko Ono, John Lennon, Velvet Underground, Allen Ginsberg, e Salvador Dalí.

Compagni di viaggio, Harold Pinter e Jonas Mekas chiacchierano amabilmente scoprendo di avere parecchie amicizie in comune tra cui il regista greco Nico Papatakis che, nel 1950, aveva prodotto l’unico film del discusso scrittore francese Jean Genet, “Un Chant d’Amour”. Realizzato con mezzi ridotti al minimo, la breve pellicola – priva di sonoro e interpretata da attori non professionisti – è il racconto crudo e drammatico dell’amore tra due carcerati, sospeso a metà tra il sogno e la realtà.

Colpito più volte da forti tagli censori, perché tacciato di pornografia, il film divenne visibile al pubblico soltanto due decenni più tardi quando, nel 1971, comparve nelle sale britanniche.

Ma torniamo su quell’aereo.

Mekas confida a Pinter il motivo del suo viaggio a New York: portare quello scandaloso film in America. Pinter si rende subito conto del rischio che il regista stava correndo. Entrambi sapevano che quella pellicola, divisa in più rotoli nelle tasche dell’impermeabile di Mekas, difficilmente avrebbe passato la dogana. Sarebbe stata sequestrata e il regista probabilmente arrestato e processato (come peraltro avvenne quando Mekas diffuse il film “Flaming Creatures” di Jack Smith).

E fu così che Harold e Jonas studiano la migliore strategia per portare in terra statunitense quel film: Pinter avrebbe fatto da apripista cercando di distrarre gli ispettori della dogana così da far passare indenne Mekas!

Atterrari, Pinter sceglie un doganiere e si dirige verso di lui.

Mekas lo segue “come un servo”. Cominciano le domande ad entrambi e alla richiesta di aprire la sua valigia, Pinter obbedisce. L’espressione del doganiere è di stupore: all’interno del bagaglio del drammaturgo britannico non ci sono abiti e scarpe ma solo una trentina di copie della commedia che di lì a poco sarebbe andata in scena!

Eccitato per aver conosciuto una celebrità, il doganiere chiama i colleghi per condividere l’emozione: “Ehi ragazzi, venite, non è uno scherzo… questo ragazzo è una vera star di Broadway!”

E mentre tutti si ammassano incuriositi intorno alla valigia di Pinter, Mekas e “Un Chant d’Amour” entrano senza problemi negli Stati Uniti.

“Mi sono girato e ho fatto un cenno di ringraziamento a Pinter. Lui mi guardava, la sua espressione era sorniona, divertita per come eravamo riusciti a contrabbandare quel film proibito.

Grazie ancora Harold!”

Ph Cover: Jonas Mekas by Boris Lehman via Pinterest

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