“Di chi è l’anatra?”
Cominciano con queste parole i festeggiamenti per un’importante ricorrenza raccontati attraverso la lente d’ingrandimento pinteriana in “Anniversario”, l’opera teatrale scritta da Harold Pinter nel 1999 e rappresentata per la prima volta l’anno successivo all’Almeida Theatre di Londra.
Nel miglior ristorante di un’imprecisata città, due coniugi quarantenni festeggiano l’anniversario del loro matrimonio in compagnia di un’altra coppia. Le due mogli sono sorelle, i due mariti fratelli. Gli uomini sono consulenti strategici con il compito di “far rispettare la pace”, le donne dedite alla beneficenza. Accanto a loro un tavolo con un’altra coppia, più giovane. Lui un rampante uomo di banca, lei una segretaria.
Sembrerebbe il racconto banale di una cena ma, si sa, Pinter ci ha abituati a ben altro.
E mentre il vino scioglie le lingue dei commensali e le chiacchiere tra i due tavoli si intrecciano, alcune verità scomode iniziano a riemergere dal passato.
Non ultima quella che la giovane segretaria è stata l’amante del festeggiato. Il tutto condito, è proprio il caso di dirlo, dalle irruzioni del viscido manager del ristorante, dalla sua assistente e da quelle di un giovane cameriere che insieme alle pietanze serve racconti bizzarri di un nonno che sembra aver conosciuto tutti i personaggi più influenti del secolo.
Tra portate succulente e discorsi mondani, in un crescendo di angoscia e di vuoto, Pinter fotografa i luoghi comuni, le volgarità e gli eccessi dei “nouveau riche”, facendo emergere la superficialità dei rapporti umani e il peso delle convenzioni sulle relazioni.
Considerato l’unico “dramma comico” di Pinter, “Anniversario” sarà sul palcoscenico dell’Harold Pinter Theatre – in occasione dell’evento Pinter at the Pinter – dal 20 Dicembre.
Ad interpretarlo anche Tracy-Ann Oberman, la famosa attrice teatrale e televisiva britannica che, in una recente intervista a “standard.co.uk”, ha voluto ricordare Harold Pinter raccontando una serata trascorsa con lui e la moglie a teatro in occasione di una delle sue rappresentazioni: “”Era molto gentile, ci siamo salutati e ci siamo seduti. Ed è stato terribile. Nell’intervallo Harold disse: ‘non posso affrontare il ritorno. Non sarebbe fantastico se il teatro bruciasse?’ Cinque minuti dopo le sirene ululavano e arrivarono i pompieri: c’era stato un incendio. Hanno annullato il secondo atto. Quindi per me è un dio”.
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