“Qualche parola su Klimowski? Impossibile. Non puoi catturare un’immaginazione come la sua in una frase o due. È un uomo libero e non lo prenderai mai. Lui guarda le cose faccia a faccia ma allo stesso tempo dentro e fuori, a testa in giù, dietro l’angolo e attraverso un buco della serratura. Il suo occhio è un microscopio, una lente d’ingrandimento, uno specchio a due vie e una sfera di cristallo. E’ un esperto… Lui è Klimowski e non ha paura” Harold Pinter
Ma chi è Klimowski? E cosa c’entra con Harold Pinter?
Andrzej Klimowski nasce a Londra, da emigrati polacchi, nel 1949. Inizia la sua formazione artistica studiando pittura, scultura e grafica alla St. Martin’s School of Art.
Agli inizi degli Anni Settanta – quando molti cittadini dell’Europa dell’Est sognavano di vivere in Occidente – Klimowski decide di andare, insieme alla fidanzata, nella terra dei suoi avi. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Varsavia e si diploma con il leggendario illustratore Henryk Tomaszewski, di cui ne seguirà le orme.
![Andrzej Klimowski](http://pintermonamour.com/wp-content/uploads/2018/03/1-300x262.jpg)
Le sue prime opere attirano l’attenzione delle più grandi compagnie teatrali polacche.
E qui, dove i manifesti venivano considerati una vera e propria forma d’arte, disegna i poster per i più importanti spettacoli del Paese.
Klimowski comincia ad avere una certa notorietà all’estero tanto che anche il cinema lo nota: sono di questo periodo alcune delle sue opere più famose, locandine e manifesti di film iconici quali “Il Padrino” di Francis Ford Coppola, “Complotto di Famiglia” di Alfred Hitchcock e “Chinatown” di Roman Polanski.
Nel 1980 Klimowski torna a Londra e comincia a lavorare per la casa editrice britannica Faber&Faber illustrando tutte le copertine dei libri di Harold Pinter (ma anche quelle, ad esempio, di Milan Kundera).
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Fu lo stesso Pinter, dopo aver valutato tra tutti gli illustratori che Faber&Faber gli sottopose, a scegliere Klimowski che, in una intervista di qualche anno fa, dichiarò: