Il 10 ottobre, l’insegnante e poetessa iraniana è stata insignita del premio “International Writer of Courage 2017”.
Il 10 ottobre, l’insegnante e poetessa iraniana è stata insignita – nel corso della cerimonia del “Pen Pinter Award”, istituito nel 2009 in memoria di Harold Pinter, che si è svolta alla British Library di Londra – del premio “International Writer of Courage 2017” dedicato “ad uno scrittore internazionale che difende la libertà di espressione spesso rischiando la propria incolumità”.
Come è tradizione, è stato il vincitore del Pinter Prize 2017, il poeta e accademico irlandese Michael Longley, a scegliere il destinatario del prestigioso riconoscimento.
Mahvash Sabet è stata rilasciata il mese scorso dopo aver trascorso quasi un decennio nel carcere di massima sicurezza di Evin, a nord ovest di Teheran, dopo essere stata condannata a vent’anni per la sua appartenenza alla religione baha’ì, che da sempre è considerata dal regime iraniano “nemica dell’Islam”.
La Sabet ha iniziato a scrivere in carcere – dove ha vissuto in condizioni terribili subendo violenze e torture – e, grazie ad alcuni intermediari, i suoi scritti sono riusciti ad uscire dalla cella n.209. Nel 2013 è stata tradotta e pubblicata nel Regno Unito la prima raccolta delle sue poesie, Prison Poem – Poesie dalla Prigione, che racconta l’intenso vissuto interiore di una donna privata della libertà.
Queste la parole di Michael Longley: “e per me un onore condividere il Pen Pinter Prize con Mahvash Sabet… un usignolo intrappolato in una gabbia, una vera poetessa che canta la bellezza del mondo. La sua immaginazione è una rapsodia, le sue poesie volano in alto. Sono felice che sia stata liberata perché la sua detenzione da parte delle autorità iraniane era un sacrilegio. Il potere dei dittatori di mettere a tacere e imprigionare gli scrittori continua a ‘scatenare in tutto il cielo Rabbia’”.