In cartellone all’Harold Pinter Theatre di Londra sino al 14 aprile, “The Birthday Party” di Harold Pinter – con la regia del celebre Ian Rickson e con un cast d’eccezione tra cui Toby Jones, Zoë Wanamaker, Stephen Mangan e Pearl Mackie – è già un successo di critica e di pubblico.
Difficile pensare che al debutto londinese al Lyric Hammersmith, esattamente 60 anni fa, l’opera di Harold Pinter fu letteralmente stroncata. “Una follia, una cretinata sfiancante e irrilevante”, sospirò il “Financial Times”.
E “The Guardian”: “Cosa significa tutto questo solo Mr Pinter lo sa”.
Oggi tutti coloro che erano coinvolti in quel famigerato flop della premier di “The Birthday Party” sono passati a miglior vita.
L’unico sopravvissuto è Sir Michael Codron, il produttore che allora ebbe coraggio di rappresentare l’opera che Harold Pinter scrisse appena ventisettenne.
Codron, che compirà 88 anni a giugno, è il proprietario del mitico Aldwych Theatre, e continua ad occuparsi della programmazione del teatro dal suo ufficio che si trova in cima all’edificio: “Sono solo un prestanome”, dice con l’acuta intelligenza, l’ironia e la modestia che lo caratterizzano.
In realtà Sir Michael è una leggenda vivente del teatro, è il produttore più anziano del West End, ha rappresentato più di 200 spettacoli e ha scoperti talenti quali, oltre ad Harold Pinter, Tom Stoppard, Simon Gray, Christopher Hampton, Joe Orton, Michael Frayn, Alan Bennett e David Hare.
Codron ha recentemente rilasciato un’intervista a “The Spectator” nel corso della quale ha raccontato quella traumatica serata in cui i critici fecero a pezzi “The Party Time”, commedia oggi universalmente apprezzata.
![The Birthday Party, Harold Pinter - Premiere 1958 - Ph The Spectator](http://pintermonamour.com/wp-content/uploads/2018/03/la-prima-spectator-co-uk.jpg)
Sir Michael aveva 27 anni quando convinse il padre di non essere tagliato per l’importazione di tessuti.
Ai tempi aveva già avuto un certo successo con una commedia e un paio di spettacoli nel West End e decise di portare in scena “The Birthday Party” dopo aver letto l’ottima recensione che Harold Hobson scrisse di un’altra opere di Harold Pinter, “La Stanza”.
Ma a quella famigerata prima, l’autorevole critico teatrale non si presentò e a nulla valse la sua tardiva difesa dopo aver visto la piece insieme a Pinter in una matinée che contò solo sei spettatori!
E così sul “Sunday Times” Hobson scrisse: “mi gioco quel tanto di reputazione che mi sono fatto come critico teatrale per dire che Mr Pinter possiede il più originale, inquietante e avvincente talento della Londra dei teatri”. Purtroppo era già tardi: lo spettacolo aveva chiuso i battenti la sera prima.
Quali furono i motivi di quella débâcle, neppure Sir Michael Codron ne è a conoscenza. Probabilmente né il pubblico né i critici erano preparati all’innovativo stile di Harold Pinter, prediligendo piuttosto musical o commedie da salotto.
E Pinter come la prese? Dice Codron:
“Con più dignità di quanto mi sarei potuto aspettare.
Credo abbia tenuto la ricevuta della settimana di spettacolo, l’abbia incorniciata e appesa in gabinetto!”.
Due anni più tardi, il 22 marzo 1960 – grazie al produttore televisivo Peter Willes – “The Birthday Party” fu trasmessa in televisione e vista da 11 milioni di persone.