“Il Cartier-Bresson dei fotografi di teatro” lo definì Terry Hands, il famoso regista teatrale che per tredici anni ha diretto la Royal Shakespeare Company.
E pensare che Ivan Kyncl diventò un fotografo quasi per caso.
Ma di strada ne fece tanta da quando, ventisettenne, arrivò nel 1980 dalla Cecoslovacchia a Londra con solo la sua macchina fotografica nella borsa e senza conoscere una sola parola di inglese.
Figlio del giornalista e dissidente ceco Karel Kyncl, arrestato quando i carri armati sovietici invasero Praga nel 1968, Ivan dovette rinunciare a frequentare l’università. Si iscrisse così ad un corso di fotografia che gli permise di guadagnarsi da vivere scattando immagini commerciali.
Picchiato e arrestato più volte dalla polizia segreta comunista, Kyncl riuscì a immortalare quel terribile periodo (e a far uscire dalla Cecoslovacchia di nascosto i suoi scatti) fotografando la vita dei membri di Charta 77 e dei protagonisti della “Rivoluzione di velluto” che condusse alla dissoluzione del regime comunista cecoslovacco e all’elezione, nel 1989, di Václav Havel alla presidenza della neo Repubblica Ceca.
Ricevette asilo in Gran Bretagna, Ivan. E un incontro casuale con Harold Pinter gli spalancò le porte dei teatri inglesi. Era il 1984 e Harold gli diede l’incarico di scattare alcune foto per “Il bicchiere della staffa” (One for the road) che andò in scena al Lyric Hammersmith di Londra. L’inizio di una proficua collaborazione…
Da allora Ivan catturò con i suoi scatti più di 500 tra le più grandi opere teatrali del XX secolo, collaborando con i più importanti teatri del Regno Unito – Royal Shakespeare Company, il Royal National Theatre, il Royal Court Theatre, Donmar Warehouse, Barbican Centre e The Almeida – e con registi quali Andrew Lloyd Webber e Tom Stoppard. Conosciuto per il suo approccio sperimentale alla fotografia teatrale che riuscì a rendere incredibilmente dinamica, Ivan Kyncl era un maniaco del lavoro: scattava foto alle esibizioni serali, le sviluppava durante la notte per averle pronte al mattino.
E oggi, a 15 anni dalla sua scomparsa, il Victoria and Albert Museum di Londra gli dedica la retrospettiva “Ivan Kyncl: In the Minute”: 60 foto in bianco e nero che ripercorrono un pezzo di storia del teatro e dei suoi grandi protagonisti tra cui, naturalmente, Harold Pinter.