Un grande regista, due premiati attori e una sceneggiatura impeccabile (e un poster con una bellissima immagine di Andy Warhol): sono gli ingredienti di “Tartaruga ti amerò” (Turtle Diary) un film del 1985, poco conosciuto ma piacevole e garbato, scritto da Harold Pinter e tratto da un romanzo dello scrittore americano Russell Hoban.
La pellicola, diretta da John Irvin e in cui Pinter interpreta un piccolo cameo, narra le vicende di un uomo e una donna di mezza età intrappolati in vite insoddisfacenti a cui sembrano irrimediabilmente assuefatti.
William Snow – magistralmente interpretato da Ben Kingsley – è un aspirante uomo d’affari divorziato che ha lasciato i frenetici ritmi della City londinese per lavorare in una libreria. William trascina la sua esistenza giorno dopo giorno, senza più alcun obiettivo e alcuna speranza. Neaera Duncan (Glenda Jackson) è un’autrice di libri per bambini che, annoiata da topolini e coniglietti, conduce una vita solitaria eccezion fatta per un coleottero comprato per ritrovare l’ispirazione.
Due vite di tranquilla disperazione che si incontrano all’acquario di Londra.
Entrambi sono affascinati dalle meravigliose tartarughe marine. Entrambi soffrono per quelle vite imprigionate in anguste vasche trasparenti.
Due vite che si incontrano, si unisco e si rianimano intorno ad un progetto comune: ridare la libertà alle tartarughe. E così, con la complicità del guardiano dell’acquario, il loro folle piano si realizza e le testuggini vengono liberate una sera in una spiaggia del Devon.
Un film dal lieto fine condito da profonde introspezioni e humour britannico, che approfondisce il tema del vivere insieme, della tendenza all’isolamento, della solitudine: “… è nelle pieghe delle vite dei tre, nelle loro ansie e solitudini, in quelle storie d’amore eppure di così labile apparenza, che stanno le cose migliori del film. E soprattutto lì si vede la mano di Pinter, che arricchisce la favola edificante di piccole notazioni anche cattive… Pause accorte di recitazione sottolineano i vuoti esistenziali di una scrittrice in crisi d’ispirazione e di un impiegato di libreria con un grande avvenire alle spalle. L’impresa delle tartarughe ridarà equilibrio alle loro esistenze: e se non scatta l’amore, è la conferma che siamo sempre una spanna sopra la banalità del lieto fine. Anche ecologico.” (Gabriele Porro, ‘Il Giorno’)
Ph Cover: Samuel Goldwyn – Harold Pinter , Ben Kingsley