“L’anno in cui ho lavorato alla Recherche è stato il miglior anno di lavoro della mia vita”. Con queste parole Harold Pinter spesso ricordava il periodo in cui si era buttato a capofitto nella sceneggiatura del capolavoro di Marcel Proust. Era l’inizio del 1972 e Joseph Losey, che aveva già lavorato con il premio Nobel
Read MoreChimamanda Ngozi Adichie è la vincitrice del PEN Pinter Prize 2018
Il riconoscimento – istituito nel 2009 in memoria di Harold Pinter e vinto da scrittori come Margaret Atwood, Salman Rushdie e Tom Stoppard – viene ogni anno attribuito ad uno scrittore inglese, irlandese o facente parte del Commonwealth che, come ebbe a dire Harold nel suo speech di accettazione del Nobel, “lancia un inconfondibile sguardo
Read MoreSorry Sir McKellen!
Il grande pubblico lo conosce grazie ai ruoli di Gandalf ne “il Signore degli Anelli” e di Magneto nella trilogia di “X-Men”. In realtà lui, Sir Ian McKellen classe 1939, è uno dei più grandi interpreti shakespeariani esistenti con una carriera cinquantennale consacrata soprattutto al mondo del palcoscenico. McKellen muove i suoi primi passi nel mondo
Read MoreHarold Pinter e Philip Roth: quei felici anni ‘70
A pochi giorni dalla scomparsa di Philip Roth, Lady Antonia Fraser ricorda con un articolo apparso su “The Time” l’amicizia tra Harold Pinter e il compianto scrittore americano autore di romanzi quali “Pastorale Americana e “Lamento di Portnoy”. Un “periodo magico” lo definisce la vedova di Pinter. Erano gli Anni ’70 e Harold Pinter era
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