Festa di compleanno all’Harold Pinter Theatre

Festa di compleanno all’Harold Pinter Theatre

A 60 anni dalla prima rappresentazione al Lyric Opera House di Londra, “Il Compleanno” di Harold Pinter torna in scena nella capitale britannica all’Harold Pinter Theatre dal 9 gennaio al 14 aprile.

Dopo le acclamate produzioni di “Tradimenti” e “Vecchi Tempi” – magistralmente interpretate da Kristin Scott Thomas – il celebre regista Ian Rickson dirige un cast d’eccezione: Toby Jones, Zoë Wanamaker, Stephen Mangan e Pearl Mackie (conosciuta come interprete della famosa serie Doctor Who) sono tra i protagonisti di questa celebre e affascinante pièce che il Premio Nobel per la letteratura scrisse non ancora trentenne.

Al centro della storia c’è la figura di Stanley Webberpersonaggio pinteriano per eccellenza – pianista fallito dai turbolenti trascorsi che vive in una piccola pensione vicina al mare gestita dai coniugi Petey e Meg Boles. La quotidianità e la routine di quel luogo viene interrotta dall’arrivo di due nuovi, inquietanti ospiti, Goldberg e McCann, che organizzano una festa di compleanno per Stanley (che nega di compiere gli anni quel giorno) per poi, la mattina seguente, portarlo via verso uno sconosciuto destino.

Divenuta una delle più rappresentate opere di Pinter – in Italia debuttò nel 1973 e il ruolo di Stanley fu interpretato da Alessandro Quasimodo, figlio del Premio Nobel per la letteratura – fu letteralmente stroncata al suo debutto, difesa soltanto dall’autorevole Harold Hobson che sul “Sunday Times” scrisse: “mi gioco quel tanto di reputazione che mi sono fatto come critico teatrale per dire che Mr Pinter possiede il più originale, inquietante e avvincente talento della Londra dei teatri”.

Alessandro Quasimodo in “Il Compleanno”

Ian Rickson, che conobbe Harold Pinter quando era direttore artistico al Royal Court Theatre, ha dichiarato: “Pinter è stato il mio mentore e mettere in scena “Il Compleanno” è “stato stranamente emozionante, perché come ogni opera prima, contiene tutto il DNA della vita interiore dell’autore; i suoi struggimenti, le sue ossessioni, i suoi desideri. In particolare “Il Compleanno”  è spietato  e risoluto caratterizzato  quasi da uno spirito anarchico e punk”.

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