Buon compleanno Alan Ayckbourn!

Buon compleanno Alan Ayckbourn!

“Quello che ha dato al teatro è incommensurabile”.

Con queste parole, vent’anni fa, Harold Pinter parlava del grande drammaturgo britannico Alan Ayckbourn che domani compie ottant’anni.

Nato a Hampstead (Londra) il 12 Aprile 1939, Ayckbourn inizia la sua carriera nel mondo del teatro a 17 anni quando comincia a lavorare come assistente di scena.

I suoi primi successi li deve a Stephen Joseph, fondatore del Library Theatre di Scarborough, che divenne il suo mentore guidandolo non solo nel lavoro di direttore di scena ma facendo di lui anche un attore e un drammaturgo. Era il 1958 quando Ayckbourn andò a lamentarsi con Stephen dei ruoli che stava interpretando.  Stephen sfidò Alan asserendo che se voleva dei ruoli migliori, avrebbe dovuto scriverseli da solo. Alan lo prese in parola e scrisse la sua prima opera “The Square Cat” che fu un enorme successo.

Da allora di strada ne ha fatto tanta, Ayckbourn ed oggi è tra i commediografi più prolifici della storia del teatro. Ha scritto più di 80 opere – tra queste Camere da letto, Family Circles, Sinceramente bugiardi, Confusioni – e il suoi lavori sono stati tradotti in 35 lingue e rappresentati sui palcoscenici in tutto il mondo.

Ayckbourn, come dice lui stesso, è stata influenzato da molti drammaturghi – da Chekhov a Coward, da Ionesco a Rattigan – ma soprattutto da Pinter che conobbe personalmente nel 1958 quando Stephen Joseph invitò Harold a dirigere “Il compleanno”.  Ayckbourn fu scelto da Pinter per interpretare Stanley, il misterioso cliente di una pensioncina in riva al mare gestita dai coniugi Bowles.

Alan Ayckbourn + Harold Pinter

In un articolo apparso su “The Observer” il 6 marzo 1994, Ayckbourn ricorda di aver chiesto a Pinter maggiori informazioni sul personaggio che avrebbe dovuto interpretare: “Da dove viene? Dove va?  Che cosa mi puoi dire di lui per farmelo meglio capire?” E Harold rispose solo: “Fatti i fatti tuoi. Concentrati su quello che c’è”!

“… Pinter ha rivoluzionato la natura stessa della drammaturgia“, afferma Ayckbourn nell’articolo, “Molto spesso si parla di lui come di un poeta, cosa che può portare le persone a pensare che scrivesse in rima. E’ pur vero che usava la forma e la struttura drammaturgica in una maniera che credo nessuno avesse mai fatto prima. Dice di dovere molto a Beckett e probabilmente è l’autore che l’ha preceduto che più gli è vicino, tuttavia è un Beckett molto diverso. Dal volto molto più umano…”

 

Fonti: http://www.alanayckbourn.net
Cover Ph: Google.com
Ph: Alan Ayckbourn’s Official Website via Google. com – Alan Ayckbourn & Harold Pinter – Copyright: Tony Bartholomew

 

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