“L’anno in cui ho lavorato alla Recherche è stato il miglior anno di lavoro della mia vita”.
Con queste parole Harold Pinter spesso ricordava il periodo in cui si era buttato a capofitto nella sceneggiatura del capolavoro di Marcel Proust.
Era l’inizio del 1972 e Joseph Losey, che aveva già lavorato con il premio Nobel in capolavori come il “Servo” e “l’Incidente”, gli propose di sceneggiare l’opera del grande scrittore francese.
Per tre mesi, ogni giorno, Pinter lesse la Recherche e nell’estate dello stesso anno si recò numerose volte in Francia per vivere i luoghi proustiani. E alla fine dell’anno, la sceneggiatura – “una semplice visione cinematografica” come lo stesso Pinter la definì – fu completata.
Purtroppo nessun produttore finanziò il film. Ci rimangono quelle bellissime 166 pagine (pubblicate in Italia con il titolo “Proust. Una sceneggiatura”) in cui Pinter riuscì a condensare l’immane capolavoro di Proust.
A breve quella sceneggiatura prenderà nuova vita e verrà proposta per la prima volta sul palcoscenico italiano in occasione della 61° edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto che si svolgerà dal 29 giugno al 15 luglio nella città umbra.
Il 12 luglio l ’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” presenterà la prima edizione italiana dell’adattamento teatrale di Harold Pinter & Di Trevis dell’opera di Marcel Proust.
Andrea Baracco, che guida gli allievi del II anno dell’Accademia in questa straordinaria avventura, ha dichiarato: “Tutti i numerosissimi personaggi di questo testo che Harold Pinter ha scritto partendo dalla Recherche proustiana (se ne contano circa 35), si muovono all’interno di un complesso labirinto spazio/temporale, che l’istallazione scenografica cerca di restituire. Tutte le situazioni e gli accadimenti, nascono esclusivamente delle associazioni che compie la complessa memoria emotiva del protagonista. Materiale composito come un abito di Arlecchino, questa Recherche del binomio Proust/Pinter è un materiale perfetto per giovani allievi attori…”
E a Spoleto l’Accademia “Silvio d’Amico” dedicherà altre due serate al grande drammaturgo britannico.
Il 9 luglio saranno messi in scena, per la regia di Massimiliano Farau, i due atti unici “La Collezione” e “Paesaggio” scritti da Pinter negli anni sessanta e raramente rappresentati: due rarefatte e inquietanti sciarade sull’ambivalenza del desiderio, l’elusività della memoria, la natura sfuggente del reale.
Il 2 luglio ci sarà il reading della sceneggiatura de “La Donna del Tenente francese” che Harold Pinter scrisse nel 1980 e da cui nacque il celeberrimo film diretto dal regista Karel Reisz e interpretato da Meryl Streep e Jeremy Irons.
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