Quel che resta di Pinter

E’ notizia di pochi giorni fa. Lo scrittore britannico Kazuo Ishiguro, è stato insignito del premio Nobel per la letteratura per la “forza emotiva” dei suoi romanzi e per aver “scoperto l’abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo”. 

Harold Pinter ottenne lo stesso riconoscimento nel 2015: “nelle sue commedie” – si lesse nelle motivazioni dell’Accademia di Svezia – Pinter rivela il baratro che si nasconde sotto le chiacchiere di tutti i giorni e si fa strada nelle stanze più segrete dell’oppressione”.

Mr Ishiguro e Mr Pinter non hanno in comune solo un premio Nobel, ma anche un film o meglio la sceneggiatura di un film.

Nel 1989 Kazuo Ishiguro scrisse uno dei suoi più famosi romanzi “Quel che resta del giorno” che vinse il prestigioso Booker Prize, il premio letterario assegnato ogni anno al miglior romanzo scritto in inglese e pubblicato nel Regno Unito.

Nel 1993 uscì nelle sale l’adattamento cinematografico del celebre romanzo. Diretto dal grande regista James Ivory e interpretato, tra gli altri da Anthony Hopkins ed Emma Thompson, il film si guadagnò ben otto nomination agli Oscar pur senza conquistare nessuna statuetta.

Pochi sanno che la prima sceneggiatura di “The Remains of the Day” – questo il titolo originale – è stata scritta da Harold Pinter.

Successivamente, quando la produzione cambiò, lo script del film venne assegnato a Ruth Prawer Jhabvala, la sceneggiatrice e scrittrice inglese che ebbe tre nomination agli Oscar vincendone due con “Camera con vista” e “Casa Howard“.

Alcune scene della prima versione, quella di Pinter, sono state mantenute come erano, altre – come quella finale che Anthony Hopkins dichiarò di adorare – furono girate ma mai incluse nella pellicola definitiva.

Una curiosità: nelle intenzioni di Pinter, il ruolo dell’irreprensibile maggiordomo inglese Stevens –  magistralmente interpretato da Anthony Hopkins, avrebbe dovuto essere affidato all’attore comico britannico (ma anche sceneggiatore e scrittore) John Marwood Cleese noto per essere stato uno dei membri dei Monty Python e per aver ricevuto una nomination agli Oscar per la migliore sceneggiatura del film “Un pesce di nome Wanda”.

Photo cover Pinterest