Mi sono laureata in architettura al Politecnico di Milano. Di giorno studiavo e la sera frequentavo i corsi di teatro, la mia grande passione.
Discussa la tesi “La storia di Roma attraverso 100 anni di cinema” partii e trascorsi quattro mesi tra Giappone, India e Indonesia alla ricerca delle filosofie che separano l’Occidente dall’Oriente e di quella che sta alla base delle forme del teatro orientale e della poesia giapponese.
Rientrai e volai a New York, cercando un modo diverso di portare in scena un testo e i personaggi. Ho trovato le prime risposte al Lee Strasberg Institute, dove ho studiato ho studiato Recitazione teatrale e cinematografica per due anni. E’ qui che ho iniziato a capire che cosa ci fosse dietro un testo, e quale genialità vi fosse in alcuni personaggi che la storia del teatro mi regalava, lì all’Institute e nelle tante sere trascorse nei Teatri Off di New York dove si preparavano e portavano in scena pezzi di teatro contemporaneo.
A New York ‘conobbi’ la scrittura di Harold Pinter e me ne innamorai!
In estate andavo a Birmingham per seguire i seminari della scuola russa, perché c’era ancora qualcosa che mancava. Due estati al lavoro con gli insegnanti del Russian School of Acting e Albert Filozov. Rientrata in Italia sono stata insegnante e attrice a fianco dei Maestri americani Michael Margotta e Robert Castle.
Ho aperto lo spazio-laboratorio Teatro Primo Studio dove insieme ad altri insegnanti ricerchiamo e portiamo avanti la ricerca della comunicazione ed espressione teatrale e cinematografica. Poi l’incontro con gli studi di biomeccanica teatrale e l’analisi del testo con Nikolay Karpov: questo incontro ha cambiato la mia vita e completato il mio percorso di ricerca, se mai si possa completare. A Parigi e Londra nel frattempo approfondivo lo sviluppo della scrittura e della sceneggiatura con un altro grande Insegnante, Robert McKee. Nel 2012 la passione per lo scrivere e per la cinematografia portano all’apertura della sezione Film Beyond, con la produzione di Documentari, tra cui “Fukushima: a Nuclear story”. Ma questo è un altro capitolo…
Christine Maria Reinhold